sabato 28 maggio 2011

QUELLA MAGLIA CON LA V



Forse a qualcuno non piacerà quanto sto per dire ma, pazienza, io sono libero di pensare dire e scrivere quel che voglio (che poi io sia responsabile di tali parole è una cosa talmente ovvia che non c'è neppure necessità di ribadirlo). Come tutti gli altri tifosi sto "soffrendo". E per noi tifosi brindisini la sofferenza, negli ultimi anni, è stata una costante. E non solo per i risultati sul campo: quello fa parte del gioco del calcio e di ogni sport. Siamo periodicamente incerti non su una vittoria o un pareggio o un gol, ma sulla esistenza di una squadra! Inutile fare una rassegna a ritroso: tutti -piu o meno tutti- abbiamo una memoria. E se la facciamo funzionare rievochiamo nitide le vicende. Ora pare che qualcosa si stia risolvendo. Il giubilo della tifoseria è stato quasi commovente. Fin troppo, in alcuni casi. Meno male che i più saggi riconducono tutti gli altri ad un entusiasmo si, ma con con prudenza e senza bruciare le tappe. Si, pare che si intravede la luce in fondo al tunnel. Ma siamo ancora dentro la galleria: c'è ancora strada da fare. Però -ed è comprensibilissimo- c'è chi gioisce per il pericolo scampato, pensa al prossimo campionato, una bella curva festosa, colorata e finalmente numerosa. C'è chi, facendo notevoli sacrifici, intende fare l'abbonamento per dimostrare l'amore a quella maglia. E per molti brindisini "sborsare" duecento, trecento euro sono un sacrificio. E poi c'è chi pensa ad avere cifre ben più alte. Ed evoca, persino pubblicamente, il rispetto dei contratti. Già. Come se non lo sapessimo. E come se non sapessimo che esiste un fondo creato appositamente dalla Lega per tali questioni. E che nessuno perderà una lira. Ma, come si dice a Brindisi, l'angulizia è forte. C'è chi sbatte per poter comprare il pane ed il latte ai figli, o dare venti euro al figlio giovanotto che deve uscire la sera e c'è chi pensa a cifre ben più alte. Nessuno si è fatto ancora vivo, si dice. Mamma mia, ma è amore alla maglia, al brindisi o a cosa? E' chiaro, lo ripetiamo per l'ennesima volta, che i patti specie quelli scritti devono essere rispettati, ci mancherebbe altro. Ed ognuno ha il diritto di far valere i propri diritti, scusandomi per il gioco di parole. Ma, santo Cielo, un pò di pazienza. Ne abbiam avuta tanta, tutti. Chi più chi meno. C'è chi è già lontano, fisicamente e col pensiero, lontano anni luce da brindisi e dal brindisi. E quella maglia con la V che noi "amiamo" è solo un ricordo lontano. E se lo ricordano è solo come quando uno si ricorda "ah mestra, quiddu ddai m'ava dari ancora quiddi cinquanta euri cà nci pristau!". Ecco. Pecunia non olet, già dicevano millenni fà. E l'uomo non cambia, sempre quello è. Con le sue grandezze, le sue virtù ed i suoi difetti. Fra cui l'attacamento smodato alla roba, come diceva Verga. Sia chiaro: nessuno sta condannando nessuno. Sono esigenze leggittime. Ma quanto stonano certe parole, certe rivendicazioni -giuste, lo ripetiamo ancora- certe lamentele. Quanto stonano, soprattutto ora, in cui centinaia di ragazzi, magari ancora alle prese con gli ultimi giorni di scuola o con gli esami, stanno pensando al BRINDISI, a quella maglia con la V. Centinaia di anziani, magari con gli acciacchi ed i problemi dell'età, seguono le vicende del brindisi, leggono i giornali, fanno i calcoli per vedere se con la pensione riescono a fare l'abbonamento. Disoccupati che si ingegnano come trovare quei duecento euro per farsi l'abbonamento in curva e quelli pensano ai fatti loro, al loro tornaconto. L'altra sera, in trasmissione, Caianiello ha ricordato quelle oltre dieci partite senza un gol senza un tiro in porta. E coi ragazzi della curva che cantavano sotto la pioggia. Noi amiamo il Brindisi. Noi siamo i tifosi: forse non saremo i primi tifosi, non abbiamo tali pretese. Ma siamo appassionati. E la domenica pomeriggio non abbiamo altro pensiero.






martedì 24 maggio 2011

Grazie Menniti, grazie Pupino







Ed ora che qualcuno

(piu di qualcuno)

dovrebbe

CHIEDER LORO SCUSA

lunedì 23 maggio 2011

La new basket Brindisi presenta i nuovi soci: C'E' ANCHE AL BANO






Anche Al Bano nella nuove forte societa di basket di Brindisi
Novità nella Conferenza stampa organizzata presso l'Hotel Orientale di Brindisi per presentare i nuovi soci della New Basket Brindisi SpA: oltre ai nomi dei grossi imprenditori brindisini (ne parliamo a parte) è stato annunciato l'impegno, in prima persona, di Albano Carrisi nella pallacanestro brindisina. E non solo come sponsor -lo è stato già negli scorsi anni- ma come socio effettivo della nuova società del patròn Ferrarese.
Gli sportivi -i veri sportivi- brindisini non potranno che gioire di questa novità che si aggiunge al fatto che non solo il basket non scompare da brindisi -come qualcuno aveva paventato- ma la società si rafforza per portare alto il nome di Brindisi.