Il "fenomeno" Futura a Brindisi - Parla Gigi Santini


Due gare, quattro punti e primato in classifica. Non poteva cominciare meglio il cammino della Futura Basket in A2. Prima i due punti dell’esordio con Dike Napoli, che saranno certamente il bonus di partenza nella seconda fase, poi il colpo corsaro in casa della Defensor Viterbo, chiamata a riscattare lo zero alla prima e costretta a capitolare dopo un tempo supplementare anche al PalaMalè. 
Coach Gigi Santini. Con lui la Futura ha raggiunto la Serie A


Tutto bene per Brindisi, buono l’abbrivio, anche se i margini di miglioramento per il complesso di Santini non mancano di certo. E allora lo stop da calendario alla terza giornata torna utile al tecnico brindisino che può rodare ancora qualche meccanismo e rafforzare l’identità del gruppo, che conta quattro nuovi innesti. «Era importante partire col piede giusto - commenta coach Santini - a maggior ragione perché Napoli è un team organizzato e con qualità. È un campionato che per formula penalizza l’errore, tutti i punti conquistati formano una rendita per la fase successiva. Non abbiamo per il momento un obiettivo preciso. Ci stiamo guardando attorno; solo passando in rassegna il campionato e prendendo coscienza degli avversari potremo fare le prime valutazioni. Abbiamo una responsabilità, quella di rappresentare la Puglia ai vertici nazionali del basket femminile, dopo la dolorosa rinuncia del Cras Taranto alla A1». 


Le prime due giornate della conference di centro-sud hanno dato conferme al tecnico, nulla è infatti cambiato dallo scorso anno sul piano del carattere e dell’atteggiamento. La compattezza del gruppo non smette di essere un punto di forza. Con Napoli le brindisine hanno ammorbidito un finale thrilling che ha sgonfiato il crescendo delle ospiti, a Viterbo l’overtime ha ristabilito il tema della gara che ha visto le brindisine condurre per quasi tutto il tempo. «Dovremmo affidarci più alle qualità tecniche che all’emotività delle fasi decisive. In entrambe le partite abbiamo rimediato in corsa, con intensità e carattere, ad alcune disattenzioni che potevano essere evitate. La sosta, più che spezzare il ritmo, ci consente di mettere a punto la squadra e fissare i tasselli nuovi». 

Tra questi l’ala-pivot ceca Sabine Egle, uno scampolo di partita per lei a Viterbo. «Un ottimo acquisto - prosegue Santini -, una giocatrice in grado di dare sostanza. È la sua prima esperienza in Italia, ha voglia di stare con le ragazze e di imparare, questo non potrà che favorire i tempi di inserimento». Chi invece corre a gambe levate, perfetta nella parte e nel contributo, è Marzia Tagliamento, che riesce a mascherare bene la sua giovanissima età. L’inizio di campionato è scritto nei numeri. «A Viterbo ha fatto ancora meglio che in casa con Napoli - sottolinea il coach della Futura - avendo giocato in tutto 27 minuti e segnato 25 punti con tre su tre dalla lunga e cinque su sei da due con 50% dalla lunetta. Numeri che sottolineano due aspetti: anzitutto la personalità per una ragazza di appena 17 anni, in secondo luogo il grado di crescita rispetto a un campionato, come quello passato, meno impegnativo». 

Il timoniere brindisino, interprete di una stagione perfetta segnata da un primato mai in discussione, sonda la nuova A2 dopo un lungo noviziato da tecnico a San Pietro Vernotico, a Brindisi e Roseto al fianco di coach Toni Trullo, a Fasano e per la prima volta nella femminile a Mesagne in casa Mens Sana. Due mondi, il basket maschile e quello femminile, che seguono ciascuno una propria orbita. «Le ragazze sono in genere più disciplinate - fa notare il tecnico -, lavorano senza lamentarsi e sono attente alle correzioni e alle indicazioni del coach. Oltre che fisica la differenza è anche caratteriale: le donne hanno una spiccata individualità, per questo l’allenatore deve guardare molto all’aspetto psicologico. È come avere dieci fidanzate e andare d’accordo con tutte».



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Futura Basket Brindisi