Qualche domanda sul futuro del Brindisi

 Lo scriviamo oggi, 20 Gennaio, prima della (probabile, assai probabile) sconfitta interna con l’Andria. E comunque, pure con un risultato, diverso non cambiano le cose. 

E’ giunto il tempo – ora, a campionato in corso ma col verdetto pressoché certo- di parlare e di fare un po’ di chiarezza

NESSUNA PRETESA, SOLO DOMANDE

E, a scanso di equivoci: è solo una innocente domanda (“domandar è lecito, risponder è cortesia”) alla quale nessuno – NESSUNO- è obbligato a rispondere. Il Brindisi FC è una Società PRIVATA e nessuno ha il minimo diritto di metterci il becco.

Noi – io- chiediamo al Presidente Giuseppe Roma e al componente del Cda Damiano Pozzessere (soprattutto a lui: poi diremo il perché) se vogliono dire alla Città – ai tifosi!- come son andate le cose in estate. 



E' SOLO CALCIO?

Se era (è) una manovra “politica” – come in tanti hanno detto più o meno esplicitamente – o se effettivamente,  da parte dei soci BRINDISINI c’è stata la piena e diretta volontà e partecipazione ovvero se si è trattato di qualcosa di diverso in cui la presenza di persone della Città è stato solo un atto simbolico. 

Sia chiaro: non ci dispiace che ci siano Presidenti non brindisini (non sarebbe il primo e non sarà l’ultimo) ma ci piacerebbe sapere CHI E’ CHE REALMENTE “COMANDA”

Il cliché, fi da questa estate, è stato sempre il medesimo: il Presidente fa le dichiarazioni ufficiali, il Vice Presidente tace, idem Pozzessere (membro del Cda e socio). A parlare è stato sempre e solo, fin dall’inizio, il Direttore Generale. 

LA CORRETTEZZA DEL DIRETTORE GENERALE

Il quale DG Gianni è stato, in verità, sempre chiaro, tempestivo, garbato, trasparente. Questo è doveroso riconoscerlo

Ci preoccupa il “silenzio dei brindisini”: in primis guardando al futuro e quindi pensando – oggi, gennaio 25- al Campionato Regionale di Eccellenza 2025-2026. 

Ma soprattutto il silenzio – pressoché totale: le Comunicazioni Ufficiali sono una mera formalità- ci fa quantomeno ipotizzare che le decisioni sono prese non direttamente da loro. 

PERCHE' CERTI "SILENZI"?

E’ verosimile pensare ad un normale – sacrosanto!- accordo estivo: parla solo il DG. Ed è, lo ripetiamo, una cosa normale. Anzi, in un certo senso contribuisce a dare l’idea di una Società molto bene organizzata, strutturata, solida e con le idee chiare. 

Ma la domanda è sempre quella: chi è il padrone del vapore? Chi prende le decisioni? Vi è una serena e pacifica discussione fra coloro che detengono le quote societarie? Fuori da ogni diplomazia ipocrita: il Brindisi è “un giocattolo” in mano a qualche potente, sia esso del mondo politico, imprenditoriale, finanziario oppure è realmente una ingente ed encomiabile operazione di amore al calcio brindisino – al Brindisi – da parte di quei componenti locali del Cda che oltretutto , stando a quanto si è appreso dagli Organi di informazione, detengono la maggioranza? 

Lo ripetiamo per la terza ultima volta: è una semplice domanda, nessuna “pretesa” (saremmo ridicoli). 



IL RUOLO DEL SOCIO POZZESSERE 

Una domanda che rivolgiamo al Presidente del Brindisi Fc e a Damiano Pozzessere: quest’ultimo è l’anello di congiunzione tra la precedente proprietà e quella attuale. Lui non è mai stato uno molto loquace ma, le scorse stagioni, era sempre presente con dichiarazioni, interviste, presenze nei programmi. Ora è come se non esistesse. Tace. E talvolta il troppo silenzio prelude a dichiarazioni forti. E’ una ipotesi. E, lo confessiamo, anche un timore. Tre mesi sono un attimo: ci troveremo presto in estate a fare i conti (assai verosimilmente) con una retrocessione ed una nuova Stagione da organizzare. 

Non sarebbe la prima volta che il Brindisi piomba nei Campionati Regionali, purtroppo. Ma, almeno, vorremmo avere la certezza di esserci nel torneo di Eccellenza 25-26. Grazie fin da ora per l’attenzione che si vorrà dare a queste considerazioni.