Eh già. Perchè a mandare due tre ragazzini a far una scritta non è che ci voglia molto. Non li si deve neppure pagare: si sentono fieri, orgogliosi addirittura. Credono di essere dei veri ultras ad inneggiare all'odio. Ma aldilà di questo (è un problema sociologico ed educativo di non facile soluzione) sarebbe utile conoscere chi sono i "mandanti" di questa campagna di odio e di demonizazzione in atto. Le ipotesi -anche molto plausibili- ci sono. Ma, almeno per ora, ce le teniamo per noi. Il fatto è che qualcuno ha capito che il grosso della tifoseria ha pian piano (ma, come si dice: meglio tardi che mai) compreso le dinamiche che hanno portato al fallimento. Persino i più ottusi hanno finalmente compreso anche se, magari per ostinata e stolta superbia, non lo ammetteranno mai. Ed allora occorreva rinfocolare la fiamma dell'odio. Creare (o RI-creare) un nemico. Che poi -ma questo lo sanno pure i sassi- l'obiettivo non è Ferrarese. O quantomeno: non è principalmente lui. L'obiettivo vero è il Sindaco Mennitti. (Parentesi: qua e là leggo accostamenti -molto arditi- fra l'operato del Comune e della Provincia. La solita storia del tutti colpevoli? Certo. Ma non solo. Qui ci sono precise strategie). Ovviamente è da condannare mille volte -a proposito: ad oggi non conosco nessuna presa di distanza da quelle odiose scritte...- la campagna atta a demonizzare il Presidente Ferrarese. E noi, forse i soli, abbiamo nettamente condannato l'episodio ed espresso la massima e sincera solidarietà a Massimo Ferrarese (ad esempio QUI: http://cronachebrindisine.myblog.it/archive/2011/07/14/odio-e-vandalismo-ora-i-tifosi-chiedano-scusa-a-ferrarese.html ). Ma la sensazione -netta, palpabile- è che si voglia far divampare un fecale incendio che "bruci" Mennitti e Ferrarese. E la politica -quella sporca, vile, ideologica- non è totalmente estranea. Ed allora è il caso di ribadire mille volte che abbiamo un ottimo Presidente della Provincia ed un eccellente Sindaco. Cui, inoltre, vanno fatti mille auguri di una pronta ripresa e di un ritorno graduale a prendere le redini della Città. E quelli invece inneggiano all'odio. Vergogna.