E' confortante sentire le parole di mister Danucci a fine gara. La sua lettura della gara è lucida, equilibrata e realistica . Come sempre, del resto. Il Brindisi ha un gioco - e questo non è scontato: vi sono squadre che giocano senza schemi, disorientate- e lo abbiamo visto tanto a Potenza quanto a Cerignola.
E lo abbiamo visto l'anno scorso, non dimentichiamolo! Proprio con quel gioco si è vinto il campionato. E tranne un paio o al massimo tre partite il Brindisi ha sempre giocato la partita e, soprattutto, creato molte occasioni da rete.
Ora le occasioni da rete ed i tiri in porta - limitatamente a queste due gare - sono state di meno rispetto a come eravamo abituati ma questo è chiaro ed è logico avendo cambiato molti elementi della rosa soprattutto in attacco. Occorre dare tempo. Ci sarebbe da preoccuparsi se vedessimo una squadra senza grinta o scoraggiata ed invece i ragazzi hanno giocato dal primo al novantesimo.
E spesso, tanto a Potenza come a Cerignola , abbiamo visto una squadra ben messa, sicura e addirittura padrona del campo.
Un poco di pazienza, la rosa allestita è forte , variegata ed ampia (forse persino troppo ampia) ed occorre dar tempo a Danucci di assembrarli e che gli stessi calciatori si conoscano e si creino quelle sinergie ed automatismi in campo.
Siamo fiduciosi: la salvezza, che è e resta assolutamente il nostro obiettivo- è alla portata del Brindisi. Questo è certo.