"MISTER, RESTI A BRINDISI ? '" - Quella comprensibile esitazione di Danucci

 

Era mercoledì 17 maggio 23 e, dopo Brindisi-Catania, valevole per la Poule Scudetto, si svolge la premiazione per la vittoria del Campionato da parte del Brindisi.

Ci sono migliaia di persone sugli spalti, viene realizzato un palchetto a centro campo, la cerimonia è presentata dal giornalista Fabrizio Caianiello ed è trasmessa anche in diretta attraverso Antenna Sud (le immagini che corredano questo articolo sono frame tratti proprio da quel filmato, ancora oggi accessibile a tutti).



Non occorre guardarsi tutto il video, basta andare attorno al minuto 18: Caianiello intervista l’allenatore Danucci e, ad un certo punto fa a bruciapelo una domanda al Mister:



 

Fabrizio Caianiello (FC): “Resti a Brindisi?”

Ciro Danucci (CD): “… ehm… (esitante) ..ehm, non dipende soltanto da me. Parleremo col Presidente.

FC: …. Aspetta…(Fabrizio Caianiello si sposta e col microfono va verso il Presidente Daniele Arigliano) …Presidente, resta a Brindisi?

Daniele Arigliano (DA): “Parleremo con il Mister”

FC : (Caianiello, ritornando verso Danucci, scherza) “ E vabbene, a posto… Andate a parlare a ‘sto punto e dopo fateci sapere”






La premiazione continua ma quello che qui interessa è lo scambio di battute appena riportate.

Si tenga presente che siamo, lo ripetiamo, al 17 maggio. In una atmosfera di festa, 72 ore dopo il “trionfo” di Vibo Valentia, la città è “ubriaca” di felicità e sogna. Eppure, in nuce, si intravede già – per chi sa coglierla- una diversità di vedute rispetto al futuro.

LE DIVERGENZE COMINCIANO 

Naturalmente le parti affronteranno la questione – e tutto questo lo abbiamo appreso man mano dalle dichiarazioni di Pierluigi Valentini che, per primo, parlò di tali divergenze sulla futura Stagione- e gradualmente si definiranno le posizioni.

Sia mister Danucci che il Direttore Valentini erano ben consapevoli di cosa significava affrontare un Campionato di Serie C e, conoscendo il contesto societario in tutti gli aspetti, ritenevano opportuna l’apertura alla collaborazione da parte di altri soggetti che dessero al Brindisi Fc esperienza, competenza e solidità economica.

LA SCELTA DI DANUCCI DETTATA DAL CUORE

Danucci, per sue esplicita ammissione, ritenne di aver fatto una scelta “col cuore” più che guidata da una ponderata analisi della situazione che conosceva bene. E aggiungiamo:  come allenatore e leader di un gruppo che lui stesso aveva reso unito e granitico e  che stava ogni giorno coi calciatori era verosimilmente a conoscenza di taluni aspetti che oggi le numerose vertenze da parte di Tesserati ci hanno svelato.

LE PERPLESSITA DI VALENTINI 

Le già menzionate dichiarazioni, pacate ma chiare, da parte di Valentini confermano il quadro. E del resto: mettetevi nei panni di un DS che ha appena vinto il Campionato e sa che presto ne arriverà un altro. Infatti tutti ricorderete che la venuta di Massimo Cerri era stata annunciata  ai primi di giugno (se non proprio a maggio): ed infatti Cerri poi giunse il 1° Luglio.

Ecco, sospendiamo le nostre considerazioni qui. Esse vogliono essere un aiuto alla comprensione. E vi sono numerose altre cose che, a Dio piacendo, riferiremo. Ma in questo articolo vorremmo si riflettesse su questo fatto: Danucci conosceva le problematiche societarie e questo lo portò, tre giorni dopo il “trionfo” di Vibo, ad esitare davanti alla netta domanda del bravo giornalista Caianiello: “Resti a Brindisi?”.

Credete che stiamo esagerando? Di certo le divergenze – e quindi le perplessità- quel 17 maggio non erano così nette come sarebbero diventate nelle successive settimane. Ma, come detto, in nuce, preesistevano.

cosimo de matteis