Avremmo voluto dedicarci ad una bella analisi della gara vittoriosa con la Nocerina (ancora non lo abbiam fatto in modo approfondito e degno di un importante successo) ed invece alcune cose - extra campo ed extra Brindisi- ci "costringono" a parlar d'altro:
Non ci attardiamo su Licata, Acireale, Nocerina tutte sull'orlo di una crisi di nervi e che fanno la scelta più sbagliata: esonerare l'allenatore. I campani, poi, han preannunciato pure una cosa. Non vogliamo neppure dedicare una riga a questo finto caso (che finirà in una bolla di sapone e dimostrerà, fra le altre cose, la sagacia e la professionalità della Dirigenza del Brindisi FC) ed invece spendiamo qualche parola riguardo le decisione del Giudice Sportivo (che qui trovate per intero ).
Munoz con la maglia del Lecce, color giallo malaria |
“Per avere, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con le mani sul petto, facendolo cadere a terra.”, è questo il motivo delle 3 (tre) giornate di squalifica al calciatore del Nardò Pol Muñoz Milà, difensore spagnolo classe 2004 (foto sopra).
Il brutto gesto è avvenuto durante Palmese-Nardò: all’11° minuto del secondo tempo la Palmese attacca a spron battuto -dall’inizio della gara, in verità- ed è terminata l’ennesima azione offensiva con il neretino Fabio Delvino (Num. 15) che enfatizza platealmente una spinta subita dal calciatore della Palmese Giuseppe Mirante (Numero 8).
L’ Arbitro, il signor Bruschi di Ferrara, giustamente, estrae il cartellino rosso a Munoz.
La Palmese continua ad attaccare e subisce numerosi falli: uno di questi, brutto quanto inutile, è commesso da Riccardo Montagna. Il numero 17 leccese è già stato ammonito e pertanto l’arbitro estrae il cartellino rosso per doppia ammonizione. Il Nardò, incredibilmente, al 49° minuto del secondo tempo, ampiamente dopo il Novantesimo, nell’unica azione, riesce a segnare un gol fortunoso quanto inatteso con Correnti.
Tre giornate a Munoz (così magari lo spagnoletto si calma un po’) ed una giornata per il neretino Montagna che era già diffidato: Domenica il Nardò non potrà disporre di questi due top player: come farà?
Meno male che è una partita facile: affronteranno il Brindisi fanalino di coda e già praticamente retrocesso – manca solo la matematica...
La verità è che cominciano a temere il Brindisi: ne vedono la forza in campo, la solidità economica, la serietà societaria e le notevoli potenzialità.