BRINDISI - AFFRONTARE - E RISOLVERE - LA QUESTIONE STADIO

 Che la Amministrazione Comunale della Città di Brindisi affronti quotidianamente tante e variegate questioni è certamente fuori discussione. La recente crisi - che parrebbe superata (che ci sembra figlia del protagonismo patologico di taluni oltre che di una litigiosità eccessiva)- rende inoltre ancor più difficoltoso stare dietro tutte le problematiche. 

PARLIAMO DI PALLONE 

Noi, però,  siamo un Sito che si occupa di calcio - calcio brindisino- e siamo in qualche modo "portavoce" (sebbene senza nessuna delega!) dei tifosi del Brindisi. 

Ebbene, la questione è semplice. Ed è stata espressa attraverso alcuni commenti nei social network (che in queste ore sono "caldissime" con l'entusiasmo sorprendentemente riaccesosi ). Eccone uno: 

Crediamo che sia leggibile ma, per sicurezza, lo trascriviamo, naturalmente salvaguardando la privacy dell'autore: 

"Chiedo per un amico che va in curva: MA E' VERO CHE LA CURVA AVRA' SOLO MILLE BIGLIETTI? Grazie!"

SOLO MILLE BIGLIETTI?

Già. Lo Stadio Comunale, oggetto di costosi e lunghi lavori (sulla cui riuscita sospendiamo il giudizio: del resto NON SON ANCORA STATI COMPLETATI, checché ne dica l'Amministrazione), non ha ancora ricevuto la approvazione da parte della Commissione Provinciale Pubblici Spettacoli. 

UN BREVE RIASSUNTO

La vicenda, sebbene parliamo di soli 12 mesi fa, pare oggi lontanissima. Vi era la precedente Dirigenza che, ringalluzzita oltremodo dalla inattesa promozione in Serie C, fece "pressioni" sull'Ente Comune acchè  provvedesse a rendere lo stadio omologato secondo i criteri (oggettivamente esagerati) che la FIGC - LEGA PRO richiede alle Società partecipanti. 

Il nostro caro vecchio campo sportivo al Casale non era messo così male: in altri tempi (solo 30 anni fa) la Figc non avrebbe preteso nulla, tranne quegli aspetti della sicurezza e della capienza che poi, COMUNQUE, una Amministrazione ha sempre sotto controllo. 

I tempi, purtroppo, son cambiati e la "Lega Pro" è diventato mero business, con tanto di diritti televisivi e di Pay Tv. 

LA FRETTA,  CATTIVA CONSIGLIERA 

Per ottemperare agli "obblighi" federali (laddove il termine "obblighi" ha una valenza pesantemente coercitiva) si sarebbe dovuto mettere mano a qualcosa di serio, ben progettato e poi realizzato per bene, nei tempi tecnici che certi lavori necessariamente comportano. Che possono essere lunghi anche molti mesi.  Ma, trattandosi di opere pubbliche, non posson essere alla mercè e/o ai capricci di qualcuno. Od alle smanie di giocare nel proprio stadio (con motivazioni non proprio nobili). 

I RISULTATI? SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

Bisognerà che qualcuno, un giorno, faccia delle ricerche: si, per trovare I GIUSTI TEMPI TECNICI CHE COMPORTA LA REALIZZAZIONE DEL MANTO ERBOSO DI UN CAMPO DI CALCIO. E sul terreno di gioco ci fermiamo qui. Basta vederlo, del resto. 

La Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo - che è l'unico Organo preposto- recatosi presso lo Stadio Comunale trovò praticamente un cantiere aperto. E giustamente sospese il giudizio, ovvero non si pronunciò. 

E, per così dire, fu "troppo buona": avrebbe potuto (e, forse, dovuto) ritenere l'impianto NON AGIBILE. Ed invece, forse sollecitata da altre Istituzioni, non diede nessun parere. 

E qui scoccò la intuizione e l'ingegno che solo politici navigati avrebbero potuto trovare: sai che facciamo? Il parere della  Commissione è obbligatorio per tutti i locali pubblici che prevedono oltre settemila spettatori: noi riduciamo ad arte la capienza, la portiamo sotto i cinquemila e così rientra nell'ambito dei locali valutati dalla Commissione Comunale! 

E COSI FECERO 

E così venne fatto: nel giro di poche ore la Commissione Comunale diede il placet e la "celebre" Brindisi-Juve Stabia poté giocarsi a Brindisi. 

E fu la prima e l'ultima partita giocata con oltre tremila persone paganti. Il resto della Stagione - sia per i prezzi spaventosamente e scriteriatamente aumentati e sia per il rendimento via via sempre più deludente- si è giocato con un migliaio di ragazzi in  curva e poche decine di persone negli altri settori. 

ED ORA?

Ed ora la Commissione Provinciale dovrebbe essere convocata per esprimersi sulla AGIBILITA' DELLO STADIO. Il permesso ottenuto coll'escamotage descritto comporta una capienza ridotta. 
Non che si prevedano migliaia e migliaia di spettatori! Epperò quel permessino "strappato" coll'ingegno (MA LEGALE, sia ben chiaro!!!) prevede, come detto, una capienza ridotta. E nello specifico PERMETTE L'INGRESSO DI SOLE MILLE PERSONE nel settore "Curva Sud". 




Lo ripetiamo: non è che gli spettatori saranno molti di più di mille però, agli inizi, coll'entusiasmo creato (con una certa dimestichezza e scaltrezza, facendo ampio uso dei social network) vi è il CONCRETO RISCHIO che le persone - soprattutto giovani e giovanissimi- che cercheranno di avere un biglietto di curva (da sempre il settore più popolare e con prezzi piu' accessibili) saranno molto più di mille unità

Ecco, se noi che siamo semplici curatori di un Sito Web conosciamo questo stato di cose E' FACILE PENSARE CHE NE SIA A CONOSCENZA ANCHE IL COMUNE (proprietaria dell'impianto) E LA SOCIETA CALCISTICA che ne fruirà. 

SPETTA A QUESTI DUE SOGGETTI RISOLVERE LA SITUAZIONE. E, detto tra noi, non è mica certo che si riesca a risolvere il tutto in tempi brevi. Eppure il tempo per agire c'è stato. E soprattutto l'Ente Comune era a conoscenza della situazione. Ci fermiamo qui.